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2019/2

Mauro Del Gaudio

Buoni e cattivi guidatori: profilazione precontrattuale e valutazione del rischio assicurativo

Le imprese di assicurazioni, nello svolgimento delle attività finalizzate all’emissione delle polizze, eseguono trattamenti di dati personali che implicano la profilazione dei potenziali clienti e l’assunzione, nei loro confronti, di decisioni basate su trattamenti automatizzati.Si tratta, in particolare, della valutazione del rischio assicurato e della connessa determinazione del prezzo; della valutazione di adeguatezza del contratto offerto; della determinazione della classe di merito nell’assicurazione dei veicoli a motore; delle analisi finalizzate al contrasto del terrorismo e, nelle assicurazioni sulla vita   del riciclaggio di denaro.  Tali attività sono necessarie per il corretto funzionamento della ripartizione del rischio che è alla base del meccanismo assicurativo e sono poste a tutela degli assicurati e, più in generale, dei cittadini. Esse, tuttavia, possono comportare rischi significativi per i diritti e le libertà degli assicurati derivati da scarsa trasparenza, discriminazioni o diniego di servizi. I suddetti trattamenti, pertanto, devono essere attuati con estrema correttezza, con specifico riguardo alle particolari condizioni di conformità e liceità, avendo cura che input e output siano esatti, portati a conoscenza dell’interessato già nell’informativa, nonché sottoposti alla valutazione d’impatto. Inoltre, potendo assumere la caratteristica di processi decisionali basati   unicamente   sul trattamento automatizzato, necessari per la conclusione della polizza - e, in determinati casi, autorizzati dalla Legge -   vanno idoneamente previste misure rafforzate di tutela dei diritti e delle libertà degli assicurati e va concessa loro, almeno la possibilità di ottenere l’intervento umano e contestare la decisione.

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