Privacy&

2019/3

Emilio Girino Franco Estrangeros Maurizio Bedarida

Liberi di navigare ma senza porti sicuri: perché il diritto soccombe alla tecnologia. Una proposta di inversione

L’intervento a triplice firma tenta di sciogliere, sia sul piano tecnico sia su quello giuridico, l’intricato nodo del consenso privacy on line. Disseminato di una miriade di strumenti di tracciamento dell’utente (primi fra tutti i cookies, ma anche molti altri e più insidiosi device spesso invisibili e non dichiarati), il web si presta quotidianamente alla profilazione pressoché inconsapevole dei navigatori per i più disparati fini, per lo più commerciali ma anche mirati ad influenze di altra natura. Dopo una ricostruzione storica dell’evoluzione tecnologica della rete, dei costumi di navigazione e dei rischi tecnico-legali che ne derivano, gli Autori analizzano criticamente il meccanismo del consenso alla profilazione delineato dal GDPR e basato su obblighi di diligenza dell’utente realisticamente inesigibili. Da qui l’idea e la proposta di un’inversione di approccio regolamentare apparentemente sconvolgente ma in realtà in forte sintonia con le ultimissime evoluzioni della giurisprudenza europea, sopraggiunta proprie nelle more della pubblicazione.

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