Privacy&
2020/1
Indice

Il quadro normativo
Il caso
Il recente provvedimento del Garante verso TIM come possibile nuove ‘linea guida’ per il marketing?
Privacy e PCS: dal caso Facebook allo sgretolamento del concetto di gratuità del dato personale
L' approfondimento
Il progresso “a due velocità” in ambito sanitario
Il trattamento dei dati personali nelle operazioni di acquisizione di società
La sfida del Quantum Computing per una nuova tutela dei dati personali
La privacy applicata
Il punto sulla pseudonimizzazione: da possibili casi d’uso alle evoluzioni
L' intervista
Intervista al Data Protection Officer del gruppo Cassa Centrale Banca, Dott. Marco Berlanda
Data Matching e Re-targeting tramite le Addressable TV: le nuove frontiere della profilazione nel global advertising market
Le nuove frontiere tecnologiche stanno offrendo soluzioni sempre più innovative nell’ambito della profilazione connessa al marketing diretto e indiretto, in particolare nella campagne di marketing basate sul fenomeno del re-targeting, strategia pubblicitaria fondata a sua volta fondata sull’utilizzo dei cookie, sdk e pixel tag di profilazione.Il mercato pubblicitario globale non è rimasto certamente immune a queste innovazioni, anzi; ricorrendo ad uno degli strumenti “classici” sinora utilizzati, ossia la TV, le ha applicate al mercato televisivo giungendo all’implementazioni di sistemi come le Addressable Tv e Connected tv, in grado di erogare campagne di marketing sempre più sofisticate e vicine a quelle che ormai sono ricorrenti nel mondo online e mobile. Il loro utilizzo permette di elaborare sistemi di profilazione efficaci anche nel mercato televisivo facendo ricorso ad attività di data matching tra dati raccolti mediante diverse fonti e, una volta in possesso delle informazioni, consente all’inserzionista di verificare l’efficacia della propria campagna pubblicitaria. Limite o “elemento di attenzione” circa l’utilizzo di queste nuove tecnologie sempre più sofisticate con decisivo impatto sulla protezione dei dati personali è senz’altro il GDPR e, pur offrendo un quadro normativo in cui la profilazione risulta essere uno dei trattamenti per cui è richiesta maggiore tutela, è da solo sufficiente a fronteggiare queste potenziali minacce per i dati personali?
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